Su suggerimento del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, questo è stato fondato dal Consiglio dei Ministri. Un decreto legge che chiede “disposizioni immediate sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti e l’aumento dei poteri di controllo e sanzioni del Garante dei prezzi” include il provvedimento.
- I prezzi che sono chiari, i costi del carburante che vengono comunicati due volte, e una continuazione del 200 euro incentivo benzina. Il Consiglio dei Ministri ha recentemente deliberato una serie di misure che saranno incluse in un decreto legge che chiede “disposizioni immediate sulla trasparenza dei prezzi della benzina e l’aumento dei poteri di controllo e punizione del Garante dei prezzi.”

- In particolare, come già rilevato, il CDM ha adottato un decreto che consente la proroga dei buoni carburante per il primo trimestre del 2023, fino ad un valore massimo di 200 euro per dipendente, su indicazione del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
- Infatti, il valore dei buoni benzina emessi dai datori di lavoro privati ai dipendenti durante il periodo da gennaio a marzo 2023, fino a un massimo di €200 per lavoratore, “non contribuisce alla generazione di entrate dall’occupazione”, secondo il sito web del governo.
- Non sarà necessario presentare una domanda, soddisfare eventuali qualifiche aggiuntive o avere un certo livello di reddito per qualificarsi per il bonus benzina di 200 euro.
- In realtà, le imprese private assegneranno automaticamente la facilitazione. Ma c’è una linea guida. La legislazione è solo per i dipendenti di imprese private e il pagamento degli incentivi è interamente a scelta del datore di lavoro.

- Il portale Confcommercio sottolinea che in realtà i destinatari dell’incentivo devono essere titolari di redditi da lavoro dipendente. Se hanno un proprio personale, anche i lavoratori autonomi e le persone che non svolgono attività commerciale sono inclusi nell’ambito. Anche le imprese professionali sono tra i vincitori.
- I dipendenti avranno due opzioni per utilizzare l’incentivo: attraverso benefici aziendali o buoni benzina o qualcosa di simile. Se i piani dell’unione vengono utilizzati in questo scenario, il limite di non tassazione del beneficio di €258,23 non sarà aumentato.
- In quest’ultimo scenario, in particolare, il dipendente sarà in grado di beneficiare di alcuni vantaggi fiscali se sceglie l’opzione benefit aziendale per utilizzare il buono carburante. Tuttavia, se il lavoratore preferisce che i bonus di prestazione siano pagati in carte gas, sarà qualificato per uno sgravio fiscale sia sul valore di €258,23 di beni e servizi che ha scelto di acquistare sia sul valore di €200 delle suddette carte gas.
- Secondo Confcommercio, “qualsiasi importo, nel suo complesso, sarà soggetto al prelievo sostitutivo consentito per i premi di rendimento” se uno qualsiasi dei suddetti limiti viene superato. I buoni sono dedotti dal reddito d’impresa e non sono soggetti alla tassazione dei dipendenti. Sono accettabili per l’uso con benzina, diesel, GPL e metano, nonché per il rifornimento di veicoli elettrici.

- Come già accennato, il bonus benzina di 200 euro non va verso la creazione di reddito dei dipendenti. Deve essere conteggiato separatamente dalle altre prestazioni in quanto offre un’agevolazione aggiuntiva rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Testo unico delle imposte sul reddito (Tuir).
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