I bianconeri sono spiazzati e disorientati, e di conseguenza vengono sconfitti ancora una volta dai Brianzoli, questa volta in casa, grazie ai gol di Dany Mota e Ciurria nel primo tempo. Il problema è ora destinato a peggiorare a causa della pena e dei casi in corso. E l’allenatore ha effettivamente lanciato l’allarme su una potenziale minaccia di retrocessione per la prima volta.
La seconda sconfitta della Juventus contro il Monza è un’indicazione che la squadra rischia di andare fuori rotta. I bianconeri sono commossi e disorientati, e subiscono nel primo tempo i gol di Ciurria e Dany Mota che fissano il punteggio finale sul 2 a 0 per i brianzoli. L’orgoglio e il carattere dimostrato contro l’Atalanta sono ormai un triste ricordo. Di conseguenza, la Juventus continua a scendere in classifica, che si distinguono per il severo -15 che la Corte d’Appello Federale della FIGC ha imposto.
Attualmente, Monza è addirittura davanti ai bianconeri, che sono stati fermati a 23 punti in posizione dodici. Ed ecco una fondamentale cautela da parte dell’allenatore Max Allegri: “Per ottenere la salvezza, dobbiamo ancora guadagnare molti punti. Se no, subiamo danni. Visto il delicato scenario in parte collegato al fascicolo d’indagine sulla tattica salariale, il tecnico della Juventus ha in realtà messo in guardia per la prima volta da una minaccia di retrocessione.
La striscia di 12 risultati positivi consecutivi della Juve allo Stadium è interrotta dalla squadra di Palladino, ma la sconfitta sottolinea le lotte in campo dei bianconeri, che sono senza dubbio legate ai loro problemi fuori campo. La vittoria in Coppa Italia (solo sul Monza) e l’ammirevole pareggio con l’Atalanta avevano parzialmente compensato i cinque gol segnati dal Napoli. Non tanto per il punto guadagnato quanto per il gioco aggressivo e i tre gol segnati, la partita contro Bergamo è sembrata un segnale positivo di ripresa.
Solo la debolezza difensiva persisteva da quella partita, permettendo al Monza di segnare potenzialmente tre gol in 45 minuti: il gol di Caprari è stato annullato per una minuscola quantità di fuorigioco, ma era comunque un segno di una squadra incurante.
Anche dall’inizio della ripresa, la Juventus ha avuto difficoltà. Solo dopo la sesta sostituzione, con Vlahovic, Milik e Di Maria in campo, si verifica una risposta. Nel giro di tre minuti, Locatelli (con un tiro a giro formidabile) e Milik (con un tiro dal limite dell’area) ingannano i tifosi della Juventus, ma Di Gregorio è sempre pronto.
Per portare la sua squadra al terzo posto in classifica, Max Allegri deve prima lavorare per ripristinare la stabilità difensiva di un gruppo che, soprattutto, lo ha fatto con enorme abnegazione. La certezza di chiunque sarebbe stata danneggiata dal rigore, ma la Juve deve ora evitare uno slittamento eccessivo.
Da un lato, è vero che il caso plusvalenze si tradurrà senza dubbio in un Collegio di Garanzia Coni appello per il -15, ma è anche vero che il caso stipendio manovra può comportare multe aggiuntive. I bianconeri corrono anche la possibilità di cadere inaspettatamente in zona retrocessione oggi. Come indicato dal suo intervento in conferenza stampa, Allegri ne è consapevole.
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